lunedì 4 aprile 2011

Stop al precariato nelle Forze Armate: ex militari pronti a rientrare in servizio.


ROMA, TORNA LA GUARDIA NAZIONALE ITALIANA PER LA DIFESA DEL TERRITORIO, DELL'AMBIENTE E DELLA PATRIA


Il SIPU (sindacato unitario per i dipendenti pubblici e privati), presenta all'Onorevole Gianfranco Paglia il progetto per la costituzione di un nuovo Corpo Militare costituito dai precari della Difesa. Uomini addestrati e preparati, con un'età compresa tra i 18-55 anni, per combattere il dilagare della delinquenza sul territorio nazionale.


Roma, 08 aprile 2011.   Era stata mandata in “esilio” con la legge n. 160 del 1876 e adesso, dopo circa 135 anni di assenza, eccola tornare in Patria. E' la Guardia Nazionale Italiana, una forza armata sorta subito dopo l'unità d'Italia (1861), con l'intento di sopprimere il brigantaggio nell'Italia del Sud e contrastare i nostalgici del regno borbonico. L'esercito piemontese non era in grado di presidiare minuziosamente tutto il mezzogiorno e da qui la necessità di disporre di una forza complementare alle truppe regolari.
I metodi utilizzati da questa milizia, benché brutali e poco ortodossi, si rivelarono abbastanza efficaci nel loro scopo primario di reprimere e poi debellare il banditismo.

La nuova Guardia Nazionale Italiana sarà un Corpo Militare Scelto, gestito completamente da personale riservista, con un'età compresa tra i 18 e i 55 anni. Ciò significa che per potervi accedere, bisognerà preventivamente aver dato la propria disponibilità al richiamo alle armi nelle Forze di Completamento, la moderna riserva delle nostre Forze Armate, ed averla riconfermata nel corso degli anni.

«Non sarà l'Esercito di Brancaleone come già qualcuno sostiene, ma un'organizzazione composta da professionisti che lo Stato ha formato e poi “messo a riposo”. Avremo uomini altamente motivati, poiché chi aderisce alle Forze di Completamento è un volontario che ha già prestato in passato la propria opera nelle Forze Armate e che, per il suo spirito di abnegazione e il forte senso civico, ha deciso di continuare la sua missione in questo tipo di organizzazione.
Il personale sarà dislocato lungo tutto il territorio nazionale, comprese le zone più sperdute e dimenticate, con un solo compito: estirpare per sempre la microcriminalità, la malavita organizzata e l'ecomafia». E' quanto ha esposto Carmine Bennato, Generale in ausiliaria dell'Esercito Italiano e Responsabile Nazionale per la Funzione Pubblica del SIPU, durante la presentazione del progetto all'Onorevole Gianfranco Paglia, Medaglia d'oro al Valor Militare e deputato di Futuro e Libertà per l'Italia. L'alto ufficiale ha evidenziato come la priorità del progetto sia quella di sanare, una volta per tutte, il problema del precariato militare, soprattutto tra gli over 40 le categorie con maggiori difficoltà di reinserimento nel mondo del lavoro.

La differenza tra questo progetto e quello presentato dalla Lega Nord sta nel fatto che qui non dobbiamo inventare nulla di nuovo; tutto il personale citato nel progetto già esiste. Niente fantasie di Battaglioni regionali o strane milizie bensì un'organizzazione molto simile a quella dei Corpi Ausiliari dello Stato, che già da anni operano con successo sotto il controllo dello Stato Maggiore dell'Esercito e del Ministero della Difesa. Per quanto concerne le leggi dovremmo rispolverare le vecchie norme del 1861, con gli opportuni adattamenti alle attuali problematiche.
La Moderna Guardia Nazionale, sarà uno strumento dotato di elevata flessibilità di impiego, costituito da un insieme di strutture ed attività che il Ministero della Difesa metterà in campo di concerto con i Ministeri dell'Interno (Protezione Civile), dell'Ambiente e delle Attività Produttive per tutelare l'integrità della vita, i beni, gli insediamenti, le infrastrutture, l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da azioni criminose e/o terroristiche e fronteggiare particolari situazioni di emergenza (emergenze umanitarie, potenziale pericolo di azioni belliche da parte di Paesi confinati, ecc.). In poche parole, il servizio si occuperà di tutte le problematiche legate alla previsione e prevenzione del rischio sicurezza che insiste in un determinato territorio e dovrà far fronte ad eventuali emergenze per limitare le conseguenze negative sulla comunità.
Il Corpo sarà composto da:
  • un'aliquota di volontari delle Forze di Completamento, ordinariamente in congedo e richiamabili in servizio attivo al verificarsi di particolari esigenze di emergenza o per motivi addestrativi e d'istruzione;
  • un Reparto Comando e Supporto Generale Nazionale delle Forze di Completamento costituito da personale in servizio permanente, con compiti tecnico-operativi e logistici, cui competerà il costante addestramento del personale in congedo e il coordinamento-supervisione dei Corpi Ausiliari (Corpo Militare CRI e ACISMOM) e Nuclei Operativi Autonomi d'Emergenza;
  • Nuclei Operativi Autonomi d'Emergenza, con giurisdizione territoriale provinciale, costituiti da personale in servizio permanente della Guardia Nazionale e volontari dei Corpi Militari Ausiliari delle FFAA, cui spetteranno il monitoraggio e controllo delle aree urbane ed extraurbane per il mantenimento degli standard di sicurezza previsti e il soccorso sanitario.
Con una simile organizzazione, in caso di attivazione su larga scala, la Guardia Nazionale potrà mettere in campo non solo i reparti e le unità delle Forze di Completamento, ma anche: formazioni campali, gruppi sanitari mobili, ospedali da campo, treni ospedali, posti di soccorso, reparti di soccorso motorizzati. Le Forze di completamento rappresenteranno la vera pedina operativa della Guardia Nazionale: uomini militarmente preparati formatisi nei Reparti dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica e dei Carabinieri, in grado di fronteggiare situazioni di ogni genere. I Corpi Ausiliari costituiranno la specificità sanitaria-giuridico legale internazionale dell'organizzazione, poiché metteranno a disposizione il personale medico/infermieristico e legale/giuridico, con i relativi mezzi.
Non mancheranno infine i militari della Riserva Selezionata, una branca della Riserva delle Forze Armate costituita da personale altamente specializzato, con requisiti difficilmente reperibili in ambito militare.




Nessun commento:

Posta un commento